lunedì 17 settembre 2012

Qualche magagna

Sabato si è proceduto a brassare la seconda versione della James Blonde, con l'intenzione di incrementarne il corpo perdendo solo mezzo grado di alcool. Se ci saremo riusciti lo sapremo tra qualche settimana.
In compenso questa volta un po' di cose non sono girate al meglio, capita e ci mancherebbe che non fosse così, ma nel mezzo si ha sempre l'impressione di mettere una pezza qui e là e non è un bel sentire.
Ho iniziato io ad arrivare con la testa troppo piena di robe da fare, complice anche un esame che avrò domenica prossima, e quindi con una concentrazione non ottimale a gestire i vari passaggi (vedi il mash out a 78° che stavo saltando...), poi problemi con il mulino macina granaglie, problemi con la gestione delle temperature, problemi con il quantitativo di mosto prodotto relativamente alla nostra attrezzatura (25 litri sono il limite di gestione invalicabile per ora), bicchieri che sono spariti, insomma... 
A parziale discolpa c'è il fatto che l'unica All Grain l'abbiamo fatta a giugno e poi, per vari motivi e impegni, abbiamo dovuto rimandare a metà settembre, tre mesi dopo, riducendo così la pratica e la consuetudine meccanica di alcuni passaggi fissi, come il mash out.
Nel finale si è aggiunto il lievito della Wyeast che, con queste nuove confezioni dove si deve rompere il contenitore interno dell'attivatore, ci creano sempre parecchie difficoltà. Non so, è durissimo da rompere sto sacchettino interno, e alla fine ci siamo accorti (dopo averlo inoculato) di averne rotto solo uno su due, ma porc...
Così, dopo aver piazzato il fermentatore in cantina abbiamo sperato che tutto si svolgesse bene, e dopo una mezza giornata di immobilità (apparente), il lievito ha finalmente deciso di fermentare togliendoci qualche preoccupazione.
Ora attendiamo di verificare se i travagli di sabato porteranno buone nuove, in attesa della prossima James Blonde, con le novità del diverso luppolo e del dry hopping. Stay tuned!

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