mercoledì 5 settembre 2012

Con la Malgòn già in cantina, si prepara la belga...


Dopo la non brillante prova della Gofa, decisamente priva di corpo, e con una persistenza che definire minima è farle un complimento, abbiamo imbottigliato una Wheat Beer Australiana, una weisse anglosassone per intenderci. 
Consapevoli degli "errori" della prima birra, abbiamo fatto alcuni aggiustamenti. Il primo aggiustamento è stato utilizzare dell'estratto di malto secco al posto dello zucchero bianco, durante la prima fermentazione. Questo per migliorare il corpo della birra e, non meno importante, incrementare la consistenza della schiuma. Il secondo aggiustamento riguarda l'utilizzo di un lievito dedicato, più tipico per la specifica tipologia di birra, anzichè affidarci a quello già presente nella latta del kit.
Gli assaggi olfattivi e gustativi pre-imbottigliamento hanno subito denotato un miglioramento, ma è ancora presto, anche se ovviamente l'aspettativa ora è cresciuta. A Natale si farà probabilmente un primo assaggio ma è presto, fine gennaio-metà febbraio è probabilmente più adatto come periodo, la birra si sarà meglio equilibrata tra amaro del luppolo e dolcezza del malto.

Il nome di questa birra, Malgòn (da leggersi con la ò chiusa) non è altro che il nome in dialetto del frumento, essendo una weisse non potrebbe essere più adatto. 
Domani sera ci sarà un doppio evento, la belga Gran Cru che giace nel fermentatore da due settimane, verrà imbottigliata e al contempo metteremo in produzione l'ultimo kit a nostra disposizione, una Lager Heritage. Da lì in poi proviamo a fare un passo avanti, dai kit luppolati al metodo E+G. 

Ormai il dado è tratto...

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